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Biofeedback della variabilità della frequenza cardiaca (HRV): concetti base e applicazioni per la gestione dello stress ed il miglioramento della prestazione

Descrizione

Marianna Munafò, PhD

Workshop di una giornata
Data: da confermare

Titolo del workshop

Biofeedback della variabilità della frequenza cardiaca (HRV): concetti base e applicazioni per la gestione dello stress ed il miglioramento della prestazione

Descrizione del workshop

L’interesse verso lo studio e l’analisi della HRV nasce dalla possibilità di impiegare tale parametro fisiologico, anche in contesti non clinici, come misura estremamente sensibile dello stato di salute fisica e psicologica dell’individuo. I diversi indici che è possibile ottenere permettono infatti di stimare, in modo non invasivo, l’attività del sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico/vagale). La possibilità, non solo di conoscere l’equilibrio dinamico delle due branche del sistema nervoso autonomo, ma anche di poterlo influenzare attraverso specifici esercizi cardiorespiratori, ha portato ben presto allo sviluppo di training di biofeedback della HRV. Tali training permettono di aumentare la coordinazione dei diversi sistemi fisiologici, migliorare le performance atletiche, cognitive e di regolazione emozionale, che stress, pressioni emotive e carichi cognitivi possono ostacolare soprattutto in contesti caratterizzati da una elevata competitività, quale quello sportivo, lavorativo ed artistico. Per raggiungere la massima prestazione non è solamente sufficiente un’adeguata preparazione fisico-atletica e tecnica, ma è necessario che l’individuo impari ad ottimizzare la gestione delle proprie risposte psicofisiologiche. Anche tale capacità, come qualunque altra abilità tecnica o fisica, può essere allenata e potenziata tramite training di HRV biofeedback.

Obiettivi formativi

  1. 1) Definire e spiegare il significato funzionale della variabilità cardiaca, illustrando le sue origini psicofisiologiche ed i sistemi implicati nella sua regolazione.

2) Elencare e descrivere i principali indici di variabilità.

3) Descriver gli elementi chiave per impostare e condurre un training di biofeedback della variabilità cardiaca

4) Presentare degli esempi di protocolli di HRV biofeedback da impiegare in diversi contesti (aziendale, sportivo, artistico, scolastico) e con diverse finalità (riduzione dell’ansia competitiva o di prestazione, gestione dello stress, miglioramento delle capacità cognitive o atletiche).

Docente

Psicologa, Psicoterapeuta, ha conseguito il dottorato di ricerca in Psicobiologia (indirizzo Psicofisiologia) presso l’Università degli Studi di Padova, vincendo nel 2010 il premio nazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) per la migliore tesi di dottorato. Ha condotto ricerche, finanziate dalla fondazione ANMIL e da Confindustria Vicenza, in collaborazione con importanti realtà ospedaliere ed universitarie italiane, per lo studio delle relazioni tra prestazione e gestione dello stress. Co fondatore, Project Manager e responsabile dell’area formazione della INSIDE S.r.l., è impegnata nello sviluppo di interventi basati sulle tecnologie del Biofeedback e del Neurofeedback, volti all’aumento del benessere psicofisiologico ed al miglioramento della performance dell’atleta e del manager in contesti estremamente competitivi, nei quali la gestione dello stress è cruciale. Ha collaborato alla realizzazione di servizi mirati alla gestione dello stress per la Scuderia Ferrari ed attualmente progetta e realizza programmi di Mental Training per aumentare la capacità di autoregolazione dei giovani piloti della Ferrari Driver Accademy. Da Marzo 2014 è Istruttore ed Esperto locale certificato dalla Biofeedback Federation of Europe (BFE), svolgendo attività di formazione e supervisione a colleghi e professionisti che desiderano apprenderne l’utilizzo nell’ambito clinico, preventivo-educativo e di ricerca.